21 luglio
Bruno mi scrive che a Numana lavora il mio figlioccio, Iaco, Fa l’ animatore in un villaggio qui sopra il porto e prima di riprendere il viaggio vado a scovarlo e facciamo colazione insieme.
Vitalità e allegria: lavora tanto, si stanca ancora di più, ma ride e resiste.
Riprendo a pedalare sulle ciclabili lungomare.
Bei colori a Recanati, posti meno convincenti fino a porto Sant’Elpidio, posto accogliente dove mi svacco in un bar sulla spiaggia… Mentre pedalo, rifletto, il sole sulla pelata e le idee all’interno.
Sono nei posti dove volevo essere, a pedalare come volevo fare, col sole, al caldo, tra la gente e il mare.
La strada è quella giusta, sono felice di essere qui a percorrerla.
Mi fermo a marina di Massignano, in un albergo/trattoria per camionisti… L’hotel è sulla provinciale tra Cupra marittima e il nulla. Un piccolo tunnel lo collega al mare . È in realtà un passaggio di torrente che passa sotto la ferrovia, e sbuca diretto in acqua.
La spiaggia è deserta, qualche camionista coi piedi a mollo, uno sdraio solitario, un proto stabilimento balneare attrezzato ma gratuito.
Galvanizzato mi butto in acqua: il Mar dei Caraibi dei trasportatori su gomma.
Ancora carico rientro e mi prenoto per la cena; dicono che prepareranno il brodetto.
Da molto vorrei assaggiarlo, qui mi sembra il posto giusto… Cena tra i camionisti e i local, ma del brodetto nessuna traccia. Solo un triste sgombro, impanato e fritto. Pazienza