Salite, caldo e ombrelloni.

18 luglio
Giornata di salite…
Dopo i fasti di Riccione ci cimentiamo con le strade di Pantani, sopra Gabicce.
Posti pittoreschi, anche sottovalutati (Vallugola per esempio). Meriterebbero una maggiore attenzione ma le pendenze senza allenamento e caldo da ebollizione segano le gambe.
Siamo senza il fiato e si spengono gli entusiasmi.
Beviamo ettolitri di acqua calda delle borracce e delle bottiglie di plastica, poi decidiamo per una sosta in un agriturismo sulla collina.
Sembra una bella sistemazione, l unico neo è che il soppalco che ospita il nostro letto ha una scaletta da fienile ripidissima, al limite della praticabilità per un Trisabile.
Cerchiamo cibo e acqua fresca .
Scendiamo di nuovo verso la costa, per raggiungere un improbabile osteria sulla strada statale.
Dopo aver prosciugato un altro paio di litri d acqua, ci divoriamo un piattone da camionisti di pasta fatta in casa.
il posto si chiama appunto Pasta a L’Ove, pasta all’uovo in dialetto romagnolo, ma su Facebook sì firmano come come
“pasta love” più internazionale , per i turisti stranieri.
Facciamo amicizia col gestore, un romagnolo verace che rimbalza tra noi e un paio di operai affamati e assonnati .
Gran bel posto, vero, accogliente, semplice.
Per tornare al nostro agriturismo è tutta salita ripida.
Io scendo dalla bici e spingo spudoratamente.
Fujie in un impeto d’orgoglio scollina pedalando.
Ma la pagherà: arriva alla stanza distrutto e si schianta sul letto, perdendosi un pomeriggio di relax nella piscinetta del b and b.
Cena in stanza con pollo impanato, cotto e scottato senza olio, e una pesca. Ma stiamo bene, ridiamo e ci buttiamo in piscina per un bagno notturno, sotto le stelle.

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