Di nuovo al Faro, ma a piedi.

Da un po’ ‘di tempo io e i miei amici di Revigliasco avevamo questa idea: da Otranto a piedi fino a Santa Maria di Leuca, costeggiando il mare. Solo che le mie forze sono ridotte al minimo e tentenno. Alla fine partiamo, alla alba, e camminiamo , camminiamo camminiamo , fino al tramonto.

E al faro ci arriviamo nonostante le mie perplessita: sono passate dodici ore e mezzo dal forte di Otranto. Siamo ormai al tramonto, sembra romantico, ma abbiamo una sete primitiva e la poesia passa in secondo piano.

Traballo un po’, mi si impasta al voce, ringrazio tutti: Beppe Motivator, Sergio che ha camminato con noi fino alla fine, Rocky Renato e GiovaGiovanni che hanno portato acqua e viveri e ci hanno aspettato pazienti tutto il giorno, i camminatori di Otranto che c’hanno accompagnato fino al faro, per faticare leggeri e ridere un po’ insieme.
Con un’ultima corsetta quanto mai finta e improbabile arrivo fino al mio cippo preferito, la statua con la targa “De finibus Terrae”.
Su un’impalcatura lì vicino c’è ancora il piccolo adesivo verde Trisabile che avevo lasciato con la bici. Beppe sfotte, Giova e Rocky capiscono.
“È stato un viaggio delle emozioni,” scrive Beppe. E’ vero: è stata una passeggiata lunga, emozionante, in posti stupendi.
Dopo le foto e il video di rito, rientriamo a Otranto in auto, inebriati dall’esperienza e dall’odore acre delle nostre T-shirt sintetiche nel naso.
Sonnecchio, ma non dormo: penso ancora.
Ma chi ce lo ha fatto fare?
Che senso ha questa giornata? Al cippo “DeFinibusTarrae” c’ero già stato in bici,
non era già abbastanza?
Perché sono tornato?
Non lo so bene, non c’è una ragione profonda.
Forse solo per riprovare le sensazioni di un mese fa, con un’altra modalità di viaggio.
O forse per il gusto di rifare il percorso proprio a piedi, e riprendere il contatto con la terra e i passi, oltre che col mare e con le gambe. Forse per fare qualcosa in compagnia e condividere un’esperienza forte dopo averne sperimentata una da solo. Oppure solo per dimostrarmi che ognuno a suo modo, con gli opportuni bastoni ce la può fare, anche a camminare.

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