DAL CORTILE ALLA STRADA
Fa freddo, ma c’è il sole.
E dal cortile alla strada il passo è breve.
Solo che appena fuori dalla zona di comfort aumentano un sacco di cose:
le auto, la strizza, la velocità, il vento.
Però si fa.
Complice il bel tempo, Imbottito, impacciato ma impavido cavalco la mia Mastretta e vagolo per le strade della colline, con salite e discese annesse.
Non sono più abituato a niente, al sellino prima di tutto.
E poi a faticare: non sudo da un po’ di tempo, e il fiato è completamente sparito.
Ogni volta che sento avvicinarsi un motore da dietro sono in apprensione: un triciclone con due ruote davanti ha una larghezza abnorme rispetto alle attese di un automobilista ignaro.
Ma ora si va davvero. Aria frizzante in faccia, un pò di respiro affannoso per spingere in salita, e domani un po di sano acido lattico nelle gambe.
Una delle prime gite è nel Monferrato dalla mia amica Monica, musa ispiratrice dei percorsi in bici.
Mi sorprendo dei panorami morbidi e degli impatti duri con le buche, e pian piano mi sale un brivido di euforia.